Le connessioni tar cinema e turismo sono sempre più strette. Non ne parliamo qua ma la bibliografia e sitografia che vi aprla di tale connubbio è sempre più vasta eprché sempre più chiari (se ce ne fosse ancora bisogno di sottolineare) sono i dati di incremento turistico dei set cinematografici. Non a caso vi sono dei corsi universitari che trattano specificatamente di questo connubio (es. università di Padova ma non solo) e questo avviene sull’onda lunga delle università di matrice inglese dove tale disciplina viene resa con la dicitura: FILM-INDUCED TOURISM. Dicitura ancora più esplicita su tale connubio. Potevano gli EAU non sfruttare un’opportunità così ghiotta? (il termine “ghiotto” mi piace e non lo cambio, rende l’idea alla perfezione)
Il cinema come “pubblicità” e cassa di risonanza per una meta che si vuole proporre come una delle destinazioni turistiche più in voga al mondo. Il cinema come altra strategia per entrare nel mercato turistico globale. Dubai intrapresa anche questa strategia. Ecco che allora il cinema ha svolto un’importante funzione a riguardo. Hollywood, ma non solo. Anzi soprattutto Bollywood. Vi riporto questo estratto di altro sito che a parere mio inquadra bene la situazione e il contesto:
It is safe to say that not all breathtaking shots in movies are the result of CGI. Filmmakers leave no stone unturned when it comes to choosing gorgeous locations with regal castles, alluring mountainous ranges and breathtaking beaches. The Indian film industry or Bollywood as it’s fondly called, regularly use the gorgeous cityscapes of Switzerland, London, Paris, and the Netherlands for outdoor shoots, while Hollywood has a preference for the lush valleys of Ireland and New Zealand and vibrant cities such as Barcelona and Naples. However, the one city which now holds a special place with a lot of A-list filmmakers from across the world, is our very own city of superlatives, Dubai. Whether it’s Vin Diesel jumping from building to building in a sports car or Tom Cruise gliding down the tallest building in the world – Dubai is the perfect place to bring fantasy to life. If you are wondering about the popular films where the city has had a starring role, here are some of the biggest movies shot in Dubai.
Dubai is the epitome of luxury, with an array of high-end hotels, sparkling cityscapes and opulent landmarks. When you couple this with the untouched magnificence of the deserts in Dubai, it’s easy to see why the city is becoming a popular choice for filmmakers from across the world.
https://www.bayut.com/mybayut/famous-movies-shot-dubai/
Già lo sapete ma visto il riferimento alla CGI, sarà bene specificarlo. CGI sarebbe l’acronimo che sta per computer-generated imagery (termine mutuato dall’inglese che tradotto letteralmente in italiano significa “immagini generate al computer”). Viene utilizzata nell’ambito delle varie applicazioni di grafica visiva: nella resa degli effetti speciali nel cinema (cosa che qua ci interessa maggiormente) alla televisione; dagli spot commerciali ai videogiochi e via dicendo.
Dubai, Emirati Arabi Uniti: grattacieli, deserto e dollari. Non sono certo questi gli ingredienti fondamentali per un film, ma molte sceneggiature ci incappano. Allora, quando si tratta di trovare una combinazione spettacolare dei tre, ecco che Dubai si presenta come una delle alternative più in voga, meta dei produttori di tutto il mondo, da Hollywood a Bollywood, passando per l’Italia e la Cina.
Forse il primo importante film ambientato a Dubai è stato:
Codice 46 (Michael Winterbottom, 2003) è una pellicola di fantascienza ambientata in una società distopica con Tim Robbins nel ruolo di protagonista.
Per poi proseguire in ordine cronologico con:
Syriana (Stephen Gaghan, 2005) è un film di azione, un intreccio di storie individuali e geopolitica con George Clooney (Oscar come Migliore Attore Non Protagonista).
Wall Street – Il denaro non dorme mai (Oliver Stone, 2010) è il sequel del film Wall Street del 1987, interpretato da Michael Douglas e Shia LaBeouf. è una storia che parla di soldi, ambiziosa ricerca del lusso (di conseguenza di avidità). Wall Street è un film completamente incentrato sul lusso e sul fascino degli investimenti ad alto rischio (ma altamente vantaggiosi in caso di riuscita), secondo voi quando si parla di soldi, lusso e investimenti ad inizio terzo millenio si può evitare di parlare di Dubai? Questo film ha un suo significato al di là della pellicola ovviamente. Se il film degli anni ’80 era ambientato esclusivamente a New York, piazza finanziaria di gran lunga principale, agli inizi del nuovo millennio Dubai lo ha attirato a sé perché deve essere chiaro che i soldi ora passano anche in altre zone. Non so per quanto altro tempo ciò succederà, forse per molto altro o forse fra qualche anno tutto crollerà, ma di sicuro lusso e soldi fanno rima con Dubai e un film che parlava di ciò non poteva esimersi dal renderlo manifesto. Prima solo New York, ora New York e Dubai, Questo discorso è reale, basta vedere quello che si diceva parlando di Manhattan e degli investimenti che vanno e vengono tra la città emiratina e Manhattan.
Mission: Impossible – Protocollo fantasma (Brad Bird, 2011) è la quarta puntata della saga, in cui lo stunt di Tom Cruise gira a Dubai una scena memorabile. Il film tocca soltanto Dubai, ma lo tocca in un momento particolare che ci richiama il cinema di inizio novecento e New York. Il film è “mission impossible” e per tutto il film si vedono le gesta di una specie di “supereore” che fa cose impossibili, come scxalare e rubare qualcosa all’interno di un grattacielo incredibilmente alto.
è tutta una finzione, tranne il grattacielo. Quel grattacielo è vero, esiste ed è a Dubai. Voi già lo conoscete il Burj Khalifa. Tu guardi un film non guardi lo spot pubblicitario di una campagna turistica per Dubai. Guardi un film. E vedi le gesta impossibili su un qualcosa di incredibile ma che è vero. E magari ti viene anche la curiosità di vederlo. I set cinematografici hanno ormai una valenza importante sotto il profilo del richiamo turistico. Figuratevi se il set è anche totalmente vero. Tom Cruise (o emglio in questo caso la sua controfigura) scala in maniera incredibile una struttura impossibile. Pardon, la struttura esiste davvero ed è a Dubai. Un bel richiamo pubblicitario indiretto, così come ne è pieno il cinema. Ma in questo caso l’effetto è sorprendentemente pertinente e colpisce in pieno. Il grattacielo serve di richiamo per il film, il film serve da richiamo per il grattacielo.
Film dove non poteva mancare azione sul grattacielo più alto al mondo per una reciproca pubblicità.
Star Trek Beyond (Justin Lin, 2016): prodotto da J.J. Abrams è il terzo film della serie reboot della nota saga di fantascienza Star Trek. Effettivamente mentre si guardava le immagini di Dubai e le sue futuristiche costruzioni abbiamo catalogato quella città proprio con l’attributo di futuristica, quindi quale miglior città potrebbe essere set cinematografico per rappresentare una città in un film di fantascienza?
Do you think Dubai’s amazing skyscrapers lend the city a futuristic air? Star Trek producer Jeffery Chernov certainly appears to think so! While we are yet to get to The Jetsons level of futuristic living, Dubai is certainly well on its way to becoming one of the most innovative cities in the world. The movie which saw the Star Trek franchise make a return to the silver screen with Chris Pine in the captain’s seat, had significant portions filmed in Dubai, to depict one of the swanky bases of the Enterprise, Yorktown.
The scene uses a blend of Dubai’s landscape and CGI to create the perfect futuristic city that might not be far from reality in the near future, considering the way Dubai is progressing. Regarded by actor Chris Pine as the ‘future land’, most of the film was shot in areas like Meydan Racetrack, JLT, Downtown Dubai and Burj Al Arab. Sheikh Zayed Road was also included in some shots because this artery features some of the most stunning skyscrapers in the city. The total cost for the scenes shot in Dubai is estimated to be a whopping $32 million!
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Ma Dubai come si è sempre detto non guarda solo all’occidente, guarda altresì ad oriente. Si sente al centro del nuovo mondo, sebbene le dinamiche geopolitiche sono in fermento (sospinte dagli EAU medesimi). Così ha attirato, e forse ancor più di Hollywood, le produzioni cinematografiche di Bollywood.
Onestamente le produzioni cinematografiche di Bollywood (sinceramente ancora) a me annoiano abbastanza. Storicamenet la trama dei film bollywoodiani è abbastanza simile (o per lo meno lo era), una storia d’amore tra un ragazzo e una ragazza su cui soppraggiunge un qualche problema ma per il finale tutto si rimette a posto. Solitamente si canta e si baklla e si annoia il sottoscritto. Però al di là dei miei gusti personali (di un europeo ormai quarantenne) un film in cui si balla e si canta, si aprl di amore che finisce bene è ovviamente un film che ha un ben preciso target. L’europa è un continente vecchio, l’india è estremamente giovane. I film li si fanno perché devono essere visti e li si fanno a seconda di chi si vuole attirare a vederli. I film di Bollywood (in generale, con quella struttura siffata, ribadisco in generale poii Bollywood ne produce così tanti che c’è spazio un po’ per tutto) è chiaramente riferibile ad una società giovane con voglia di vivere, non vecchia e riflessiva come l’attuale europa (anche qua discorso generale che come tutti i discorsi generali valgono quel che valgono, ovvero poco, ma che servono a dare un quadro generale). Quali sono i film più importanti che Bollywood, e quindi l’India paese fortemente in cerscita e giovane, ha voluto (ed è stata incentivata a girare girare a Dubai? Vediamo i più noti stando almeno ai botteghini. I film che vi propongo qua deviano dalla “normale” trama che sopra vi dicevo dei film bollywoodiani, ma il richiamo al lusso e al benessere è forte in un paese in forte crescita come l’India.
HAPPY NEW YEAR (2014)
HAPPY NEW YEAR (2014)
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One of the most popular Bollywood movies filmed in Dubai is this action-comedy entertainer with an all-star cast lead by Shah Rukh Khan. Dubai was not just the main location for the shoot of this movie, it served as a pivotal plot point in the film’s narrative. The movie is about an odd group of people who come together to help the protagonist (Shah Rukh Khan) avenge his father’s death. Most of the film features the backdrop of Dubai as the group travels to the city to participate in a dance competition. The director of the movie, Farah Khan, says she even conceptualised the movie and wrote her script keeping the city’s landscape in mind. Most of the shooting took place at Atlantis, The Palm and The Dubai Mall to capture the larger-than-life experience the city has to offer. The movie’s title also references the amazing celebrations Dubai organises for New Year.
è una commedia, guardatevi il trailler e ditemi se riuscite a capire dove è ambientato …
Se i film hollywoodiani girano delle scene a Dubai, questi film invece sono quasi compektamente ambientati a Dubai (a volte esclusivamente). è ovvio che la capacità attrattiva di Dubai è anche maggiore in un paese limitrofo, giovane e in crescita. i giovani che cresceranno in india (sono più di un liardo di abitanti e secondo le stime supereranno presto la Cina) cresceranno come in Europa siamo cresciuti guardando film ambientati negli USA. Noi oggi come modelli culturali da dove dipendiamo?
Altri film di grande successo e richiamo in India ed ambientati a Dubai:
Dabangg – Senza paura (Abhinav Kashyap, 2010) è stato un record di incassi tra le produzioni di Bollywood, al secondo posto nella classifica assoluta. è stato anche uno dei film di maggior richiamo per motivare turisti indiani a recarsi a Dubai
One of the song sequences, shot in the desert shows the lead pair enjoying some high-octane dune bashing in the desert. A picture of the couple standing in the desert taking a selfie with a falcon on Salman’s hand, donning traditional headgear, was reason enough to entice tourists from India to pop over to Dubai for a visit and post Insta shots inspired by the famous sequence.
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WELCOME (2007) e WELCOME BACK (2015) è una commedia anch’essa girata a Dubai. Il sequel testimonia il grande successo del primo film. Ed anche il sequel è stato girato a Dubai. La trama è incentrata sugli esilaranti tentativi del duo di far sposare la sorella con un uomo rispettabile che non ha legami con il malvagio mondo sotterraneo in cui operano. Le location di Dubai catturano perfettamente il lussuoso stile di vita rappresentato nel film che coinvolge lussuose feste in yacht e hotel spettacolari.
Andando un po’ più indietro nel tempo (ma sempre successivi ai primi film di Hollywood in Dubai) possiamo citare Race considerando il record di incasso che ottenne. Race – Un truffatore in famiglia (Abbas-Mustan, 2008), capace di incrociare thriller, commedia e azione, è stato un record di incassi per Bollywood.
Questa attenzione a Bollywood è soprattutto indicativa della volontà di incidere di Dubai di incidere sul mondo che verrà. Che ci riesca o meno l’obiettivo è chiaro. Così come in Europa siamo cresciuti anche con il cinema americano e abbiamo molta vicinanza con quel mondo più di quanto ne avevamo prima della seconda guerra mondiale, così Dubai vuol far crescere i milioni di indiani (e non solo visto che Bollywood produce film che hanno grosso impatto nell’intera Asia) con il “mito” di Dubai. Dubai come la New York del nuovo secolo. Il cinema è un veicolo di stereotipi e messaggi culturali assai “potente”. In tutto ciò non è un caso che a Dubai è stato aperto anche il Bollywood Parks Dubai.
Finisco questa carrellata di film di successo cambiando area geografica. Dubai si vuol pubblicizzare dappertutto. Non può tralasciare la Cina, quelloc he sarà forse il primo mercato turistico a livello mondiale. Quindi un film da box-office per il emrcato cinese non poteva mancare. Switch (Jay Sun, 2013) con la star di Hong Kong Andy Lau è la versione cinese di action movies come James Bond e Mission: Impossible.Io non lo conoscevo, forse nemmeno voi. Ma in Cina lo conoscono molto bene.
Per dir la verità visto che scriviamo dall’Italia bisognerebbe citare anche un film di produzione italiana e per il mercato prettamente italiano che propone Dubai. Il film è Italians del 2009, che non me ne voglia il regista veronesi (che di solito fa lavori migliori) ma non è un film che consiglierei, né tanto meno è stato questo grandioso successo al botteghino. Non che i film precedentemente segnalati rientrino nel novero dei film che consiglierei come assolutamente da vedere. Ma di sicuro questo mi sembra di tono minore. Il film segue un po’ gli stereotipi del caso, con gli italiani che rimangono sbalorditi dalla stupefacente città e finiscono per gettarsi a capofitto nella sua vita mondana. Forse stesso stereotipo indiano, ma con minor presa ed entusiasmo. A parere mio. Ad ogni modo ve lo cito come film italiano ambientato a Dubai ma allo stesso tempo non ve lo consiglio. Era forse meglio se la sceneggiatura gliela avesse scritta il fratello (Sandro Veronesi). Lui mi piace alquanto come scrittore.
Dubai forse è approdato al cinema un po’ dopo il confinante emirato di Abu Dhabi, ciononostante lo ha utilizzatoe se ne è appropriato in maniera determinata. In questo senso è pertinente citare anche il Dubai International Film Festival. Era nato già nel 2004 ma la sua importanza è andata in crescendo dimostrando la tangibile voglia di Dubai di investire sul cinema. In Dubai questo ormai importante festival è conosciuto con l’acronimo di DIFF e si tiene ogni anno presso il Madinat Jumeirah – https://www.dubai.it/dubai-international-film-festival/ .
Madinat Jumeirah Al Qasr , qua si tiene il DIFF ogni anno
I film però vengono proiettati anche in altre zone della città, e lo spettacolo è suggestivo anche solo epr il contesto della proiezione, esempio questa foto sotto alla Marina di Dubai sulla spiaggia.
Durante il Dubai Film Festival avviene anche la cerimonia di premiazione dei Muhr Awards, un importante riconoscimento nel mondo del cinema arabo sulla falsariga dei premi Oscar, in cui vengono premiate categorie come miglior regista, miglior corto, miglior attore e altro ancora. – https://www.dubai.it/dubai-international-film-festival/
Inoltre come impegno per promuovere il cinema arabo e portarlo ad un livello internazionale il DIFF ha promosso fin dal 2007 il Dubai Film Market
Sin dal momento della sua creazione, il Dubai Film Market ha supportato oltre 270 progetti, portando i film più acclamati dalla critica sugli schermi dei cinema di tutto il mondo – https://www.dubai.it/dubai-international-film-festival/